Sulle rossastre falesie prosperano, abbarbicati alle rocce, esemplari secolari di leccio, bianche fioriture di erica, vaste formazioni di licheni dal colore arancione acceso. Sopra i pianori tufacei si assiste spesso alla coltivazione della vite e dell'olivo, nonché alla presenza di orti e frutteti. Nelle aree non sottoposte a coltura, crescono boschetti di roverella frammisti ad altre piante tipiche della vegetazione mediterranea, tra cui la ginestra, il corbezzolo, la fillirea, il nespolo nostrano, il biancospino e la rosa canina. Diverse le specie legate al clima particolarmente caldo ed asciutto quali il timo, il cisto dai grandi fiori bianchi e diverse specie di orchidee selvatiche. Nell'area del Quarto prosperano solo le piante che non sono appetite dagli erbivori: questi grandi animali, hanno inconsciamente operato una forte selezione che ha favorito le piante spinose o velenose. Tra le prime segnaliamo la marruca, il prugnolo, il pero mandorlino, il rovo, il biancospin. Tra le piante velenose ricordiamo l'asfodelo e la parte aerea del gigaro. Diverse orchidee impreziosiscono il brullo pascolo.