Palazzo Altieri

Sulla facciata del palazzo Santa Croce di Oriolo Romano, oggi noto come Palazzo Altieri, si leggono alcune parole che possono essere considerate l'atto di nascita del paese: "Giorgio Santa Croce quinto signore di Viano, disboscò la selva di Manziana, e condottovi i coloni nell'anno 1562, rese frequentata la strada Claudia, dotò di mura il castello di Oriolo, edificò la chiesa di S. Giorgio (1570), edificò questo palazzo". Nei primi anni del 1560, infatti, Giorgio Santa Croce, ricevuto il feudo dalla famiglia Orsini, chiamò Oriolo il nuovo insediamento sorto dal disboscamento del 1560. Il signore invitò nelle sue terre contadini e boscaioli, detti "capannari", provenienti soprattutto dalla Toscana e dall'Umbria, da Pistoia e Siena in particolare.

Cosa vedere:

- Palazzo Altieri di Oriolo: contiene molti affreschi: sette immagini di Roma, storie del Vecchio Testamento e paesaggi che rappresentano luoghi appartenenti all'epoca alla famiglia: Vicarello, Rota, Monterano ecc.
Il palazzo contiene anche la galleria dei Papi, ritratti di tutti i papi. La galleria servì da modello per i ritratti dei papi di San Paolo fuori le mura che erano andati distrutti dopo l'incendio del 1823.
- Fontana delle Picche di Jacopo Barozzi da Vignola
- Chiesa Parrocchiale di San Giorgio
- Le Olmate
, un complesso di viali alberati che collega il paese a Montevirginio, una frazione di Canale Monterano
- Faggeta di Oriolo, bosco di faggio facente parte del Parco Naturale dei Due Laghi che ha la peculiarità di crescere a soli 450 metri di altezza invece dei soliti 700.


Olmate

- Mola del Biscione, antico mulino costruito da Giorgio Santacroce, fondatore di Oriolo Romano. Oggi del suddetto mulino sono rimaste solo le antiche mura perimetrali e tutta la serie di canali che servivano per incanalare l'acqua del fiume Mignone.


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