Piazza della Nave

La parte medioevale di Ronciglione sorge su un grosso ciglione tufaceo, posto alla confluenza di due corsi d'acqua, il Rio Vicano, emissario del Lago di Vico, e il Fosso Chianello che, dopo le colmate farnesiane del XVI secolo, ora scorre sotterraneo. Le colmate dei Farnese hanno permesso lo sviluppo rinascimentale e moderno della cittadina su un secondo sperone tufaceo. Nel 1526 Ronciglione venne in possesso dei Farnese
e sotto la loro avveduta signoria visse il periodo di
maggior sviluppo e splendore (1526-1649).

Fu un centro economicamente avanzato per il vasto apparato manifatturiero: ferriere, ramiere, cartiere, ceramiche, armerie, stamperie etc. ed ebbe una vivacità culturale legata a varie Accademie (Desiderosi,Cimina, Arcadico Cimina, Erculea Cimina etc.) e tipografie dove furono stampati fra l'altro la prima edizione italiana della Secchia Rapita del Tassoni e dell'Aminta del Tasso. Nel 1728 Papa Benedetto XIII eresse Ronciglione Città. Il secolo XVIII si chiuse drammaticamente con i moti antifrancesi, durante la prima Repubblica Romana del 1798-1799. L'incendio, appiccato alle truppe francesi del Generale Valterre, divampò dal 28 al 30 luglio 1799 e distrusse 174 edifici e tutto l'Archivio Storico.


Borgo medievale

Principali Monumenti:

- La Rocca eretta nell'alto medioevo a guardia dell'unico accesso naturale alla città, vi soggiornarono eminentissimi personaggi tra i quali papa Sisto IV e papa Paolo III.
- Palazzo Comunale disegnato dall'architetto Sebastiano Cipriani
- Fontana Grande
- Porta Romana costruita nel 1618 dal Vignola
- Duomo
- Chiese di Santa Maria della Provvidenza. Sant'Eusebio, Sant'Andrea


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