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Il Parco Marturanum |
Il Parco è caratterizzato nel settore settentrionaledalla presenza di vasti plateau di tufo.
Sopra gli strati di roccia del Pliocene, calcari, marne e argille, si sono depositate nel Pleistocene grandi quantità di ceneri, lapilli e pomici vulcaniche che, assumendo la consistenza della roccia, hanno dato luogo al "tufo rosso a scorie nere", la caratteristica roccia locale.
Questi strati di roccia tufacea sono stati profondamente incisi dall'azione erosiva dei corsi d'acqua, di portata decisamente maggiore nel periodo post-glaciale, che hanno creato delle profonde e suggestive forre, dalle pareti alte sino a settanta metri.
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Nella roccia tufacea gli scalpellini etruschi hanno scavato con maestria le grandi camere funerarie. Con essa, in età medievale, sono state costruite le caratteristiche abitazioni della città abbandonata di Marturanum e dell'attuale Barbarano Romano.
Il settore meridionale del Parco, denominato "il Quarto" dall'antica consuetudine di dividere in quattro parti i territori comunali a seconda dell'uso che se ne faceva, è destinato da secoli al pascolo brado di vacche e cavalli maremmani. Questa pratica secolare ha portato ad una forte alterazione del manto vegetazionale dell'area che
oggi si presenta in alcuni tratti come una prateria secondaria, in cui riescono solo a sopravvivere radi boschetti di piante spinose e non commestibili per gli erbivori.
In quest'area troviamo la presenza di strati di flysch, con argille, marne e calcari compatti. La scarsa permeabilità di questo suolo non trattiene le acque piovane tanto che nei periodi di magra i piccoli corsi d'acqua sono asciutti.
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Questo territorio, dall'aspetto aspro e selvaggio ed in cui riescono a sopravvivere solo le razze maremmane, è molto suggestivo e costituisce la caratteristica "Maremma laziale". La copertura vegetazionale è condizionata da diversi fattori, tra cui il soleggiamento, il tipo di suolo e l'umidità: distinguiamo così tre ambienti principali, le forre, la sommità delle alture tufacee e il prato pascolo.
Sul fondo delle forre c'è un particolare microclima legato all'elevata umidità ed allo scarso soleggiamento;
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Il Parco Marturanum
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